Agenzie viaggio: come ritornare a lavorare?
La risposta a questa domanda mi è nata in maniera spontanea in seguito ad una riflessione e all’osservazione di quello che sta al di fuori della mia realtà.
Come sempre i cari e vecchi social sempre più stanno diventando lo specchio della realtà, il luogo che volenti o nolenti ci offre una panoramica sul mondo.
La mia disamina parte e prende atto proprio da quello che i social ci offrono ogni giorno.
Da qui nasce il mio ragionamento, una questione a cui mi sono voluto dare una risposta.
Se ti va di capire come secondo me potrebbero ritornare a lavorare BENE le agenzie viaggio, prosegui nella lettura di questo articolo

Agenzie viaggio: come ritornare a lavorare?
Un sistema superato?
Come sappiamo, nel mondo imprenditoriale il mercato è sempre in movimento e va costantemente incontro ad un suo autoperfezionamento.
Con il passare del tempo subentrano nuove strategie, nuove tecnologie a supporto, nuovi approcci e nuovi modi di rapportarsi alla clientela.
Il vecchio si aggiorna o viene soppiantato dal nuovo. Non c’è storia: non ti è permesso fermarti, qualunque settore tu operi.
Questo breve ma significativo ragionamento vale per ogni ambiente lavorativo e vale quindi anche per le agenzie viaggio.
Le agenzie viaggio hanno vissuto un loro periodo favorevole nel vecchio millennio, raggiungendo il loro apice tra la fine degli anni ’90 e primi anni 2000, agli albori dell’avvento di internet che ha stravolto completamente il modo di viaggiare e prenotare la vacanza di ogni turista.
Il mercato si è quindi marcatamente diviso tra ‘fai da te‘ e coloro che si rivolgevano alle agenzie viaggio.
Chi voleva provare il brivido o la comodità di fare tutto da solo a casa poteva accomodarsi nell’utilizzo dei nuovi strumenti online.
Chi invece ricercava un certo servizio e garanzie continuava a servirsi nelle tradizionali agenzie.
Ecco quindi che nella comunità dei viaggiatori iniziano a farsi strada i primi ‘early adopters’, i primi ad abbracciare le nuove tecnologie alla portata di tutti.
Tuttavia il divario inizia a farsi sentire…
Di li in avanti, la schiera dei fai da te ha iniziato ad infoltirsi particolarmente, tanto da costituire una corposa fetta di mercato.
Questo ha creato nella schiera del turismo organizzato una sorta di ‘noi contro loro‘: gli agenti viaggio hanno visto le nuove società online come vere e proprie minacce, sentendo l’esigenza di trincerarsi nella loro torre d’avorio, da cui per tanto tempo (anzi, tutt’ora), osservano con un certo disprezzo chi si organizza le vacanze da solo e quei famosi motori di ricerca che si possono trovare online.
Va però precisata una cosa molto importante: in un mercato che fino agli anni novanta era dominato dalle agenzie viaggio, prima o poi, con altri attori in gioco ed una nuova offerta, ci sarebbe stata una spaccatura e si sarebbero formate delle nicchie alla ricerca di altro.
Purtroppo molti agenti viaggio questa cosa non riescono a capirla. Sono convinti e pensano che tutti i viaggiatori debbano rivolgersi a loro per viaggiare.
Questa cosa non è corretta per due motivi:
- Il viaggiatore potrebbe non avere bisogno dell’agenzia viaggi perché ha piacere e si diverte nell’organizzare il suo viaggio;
- Il viaggiatore non ha necessità di un servizio come quello dell’agenzia (pre vendita e post vendita), perché sa benissimo cavarsela da solo, sia nella scelta e composizione del pacchetto che durante il viaggio.
Purtroppo a tanti colleghi, riconosco che questa cosa dia veramente fastidio, non va proprio giù.
E’ normale che in un mercato libero ci siano concorrenti diretti o indiretti e che la clientela acquisti quello che possa soddisfare un certo bisogno, una certa necessità, o possa realizzare un proprio sogno.
Da qui dovrebbero ripartire appunto tante agenzie viaggio e tanti miei cari colleghi per gettare le basi per il futuro prossimo.
E’ importante capire cosa manchi, in relazione a cosa c’è sul mercato.
Su questa base occorre creare il proprio posizionamento con un’offerta alternativa, diversa rispetto a quella della concorrenza diretta di altre agenzie viaggio o indiretta dei motori di ricerca tipo Booking o pseudoblog come Pirati in viaggio cui i viaggiatori si rivolgono.

Agenzie viaggio: come ritornare a lavorare?
Diversificare l’offerta
Il primo consiglio che darei ad un collega è: DEVI ESSERE DIVERSO DALLA MASSA, diverso dalle altre agenzie viaggio come prima cosa.
La stragrande maggioranza delle agenzie viaggio non ha niente per cui distinguersi fra loro. Non mi sembra di scorgere elementi per cui poter dire: ‘Ok, l’agenzia X è diversa dall’agenzia Y’.
Non ci sono tratti distintivi ma tutto sembra la copia, di una copia, di una copia, un sistema ancorato ad un mondo alla vecchia maniera.
Io sono l’agente viaggio. Tu cliente vieni da me e devi acquistare per un reverenziale senso di rispetto nei miei confronti perché io ‘posso’ cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.
Ecco il dialogo mentale dell’agente viaggio medio. Non capisce che in realtà i motivi per cui un cliente debba rivolgersi all’agenzia sono altri.
Nel 2021, certe abilità o strumenti che un tempo potevano essere ad appannaggio di un certo ordine professionale, il progresso le ha messe a disposizione di tutti.
Quindi dato che oggi, caro agente viaggi, quello che 20 anni fa potevi fare solo tu lo farebbe anche anche un ragazzino di 15 anni, come la mettiamo?
Serve ben altro per essere considerati unici e insostituibili.
E’ necessario ascoltare il mercato guardando la concorrenza, cogliere quel sogno che i clienti vorrebbero realizzare cercando di creare elementi per diversificarti dai tuoi ‘nemici sul campo’.
Devi trovare elementi per essere speciale e all’apparenza nuovo. Devi essere diverso.
Come essere diversi?
Per essere diverso al punto giusto, con un tocco che ti renda unico, devi essere bravo a guardare i tuoi competitor e trovare un elemento per cui distinguerti.
Cosa potresti offrire che gli altri non offrono? E su questo veicolare tutto il tuo messaggio comunicativo per attrarre nuovi clienti.
Potresti benissimo specializzarti su una destinazione, offrire un servizio premium, confezionare i documenti di viaggio in maniera simpatica, avere un trattamento speciale per i clienti…
Non so, non è una cosa che è possibile risolvere in due righe ma andrebbe esaminato ogni aspetto nei dettagli.
Dovrai tornare a studiare, dovrai iniziare a studiare Marketing se non lo hai ancora fatto prima, materia le cui immutabili leggi che potrebbero esserti utili nella tua vita professionale .
Studia tanto il POSIZIONAMENTO DI MERCATO, quella scienza che potrebbe aiutarti ad avere una maggiore consapevolezza di chi sei e chi potresti essere.
Questo sarà importante se vuoi distinguerti da ogni tipo di competitor: posizionati in maniera diversa dalla tua concorrenza e non avrai concorrenti. Bello eh?
A proposito ti consiglio questo bellissimo libro di Marco De Veglia, dal titolo ‘Zero concorrenti‘, che applicato al mio lavoro, mi permette oggi di non piangere miseria consentendomi di non affondare in questo mare agitato in cui ci stiamo trovando.
Diversificazione è la parola d’ordine.
Come comunicare la mia diversificazione?
Dopo aver studiato per bene quello che puoi studiare è il momento di sporcarsi le mani.
Dopo aver capito quale strategia attuare è il momento di metterla in atto e soprattutto è il momento di far sapere al mondo intero come ti distingui dalla concorrenza.
Utilizza tutti i canali comunicativi a tua disposizione: essi possono essere online e offline.
Quali canali offline? Avrai sicuramente una lista di clienti che hanno viaggiato con te.
Scrivi loro una lettera dove gli racconti come sono cambiati i tuoi servizi. Comunica loro come è possibile avere un servizio diverso grazie alla tua rinnovata veste.
Metti in atto questa strategia con i clienti che acquistano da te ma soprattutto con coloro che non acquistano più da te.
Acquisisci nuova fiducia da questi e invitali a provare il tuo nuovo assetto.
Offri loro un piccolo buono sconto con l’obiettivo di portarli nuovamente a te e farli acquistare per poi fidelizzarli.
Quali canali online? Utilizza tutti i canali online che l’uomo ha creato. Inizia specializzandoti su uno in particolare, entra nelle dinamiche e poi passa ad un altro.
Agenzie viaggio: come ritornare a lavorare?
Utilizza i social network
Inizia con una semplice e poco impegnativa pagina facebook per consolidarla e passare ad un profilo Instagram, un blog, o insomma quello che riesci a trovare.
Scrivi del tuo servizio, fai video (che attirano tantissimo l’attenzione), fatti conoscere.
I tuoi potenziali viaggiatori non sanno come potresti migliorare le loro vite.
Lo so che non è semplice e per farlo devi uscire dalla tua zona di comfort, ma se non vuoi affogare e emergere dal pantano questo è quello che dovresti fare.
(Se vuoi imparare qualcosa sui social ti consiglio questo libro).
Non ti sto dicendo di diventare la Ferragni dei viaggi, ti sto solo dicendo di uscire fuori dal coro.

Capisco che ci saranno tanti tuoi colleghi riluttanti a tutto questo che mai e poi mai si sporcherebbero le mani perché si sa, loro sono ‘Agenti viaggio’ di tutto rispetto, quelli con la A maiuscola.
Magari conoscono a memoria tutte le destinazioni del mondo da bravi professionisti, ma di vendita e marketing non sanno un tubo e sono ancora convinti che debbano essere preferiti ad altro solo perché sono bravi (e chi l’ha detto?).
Lascia perdere chi ti guarderà con aria sospetta, lascia stare che sogghignerà dei tuoi nuovi metodi di lavoro, se ne parlerà poi tra un po’ di tempo quando tu inizierai a fatturare seriamente e loro saranno rimasti col cerino in mano.
Sono belle soddisfazioni quando questo avviene, te lo posso assicurare, ci sono passato.
Spero che questi pochi consigli ti siano stati d’aiuto e soprattutto mi auguro che ne farai tesoro.
So che sarebbe bello vivere in una bolla dove il tempo si è fermato, ma volenti o nolenti dobbiamo fare i conti con il progresso. Gli anni ’90 sono finiti.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi a riguardo e ti invito anche a scrivermi se vorresti approfondire questo argomento ed avere qualche consiglio utile per tornare a battere il ferro.