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Federalberghi contro il turismo organizzato: ecco cosa è successo in due giorni

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Federalberghi contro il turismo organizzato: governo e mondo dell’informazione contro il turismo verso l’estero fomentando l’ira dell’opinione pubblica.

In questa frase possiamo riassumere tutto quello che è successo in due giorni.

Uno tsunami di odio ingiustificato verso chi decide di prenotare la vacanza all’estero, rispettando la legge e quello che le attuali disposizioni permettono.

La situazione è la seguente…

Dopo l’ufficiale via libera al turismo di outgoing, ovvero quello di coloro che preferiscono passare le loro vacanze oltre confine, si è scatenato il finimondo.

In questo articolo vogliamo raccontarti tutto quello che in due giorni è successo nel Belpaese: cose dell’altro mondo, ma soprattutto vogliamo analizzare insieme a te tutta la situazione.

Facciamo presente che fin da quando c’è stata la suddivisione in liste dei paesi che si potevano visitare per turismo era possibile spostarsi da qualunque regione colorata e recarsi in aeroporto in quanto.

Lo spostamento verso l’estero, non era equiparato allo spostamento interno al paese, dato che era più gestibile dal punto di vista dei controlli.

Nessuno lo sapeva: beata ignoranza!

Bastava leggere le disposizioni normative.

D’altro lato non possiamo biasimare nemmeno i comuni mortali come noi.

Per comprendere certe norme è forse necessario avere una laurea in legge (e se ti dico che a volte nemmeno questa è sufficiente, credimi, non lo è).

Siamo italiani, dobbiamo complicarci la vita e piuttosto che scrivere in maniera comprensibile, dobbiamo scrivere in codice segreto.

Da quando ASTOI ha chiesto chiarimenti al governo e di fatto ha sancito la libertà di spostamento rendendo la cosa di pubblico dominio, chi poteva, per Pasqua, ha deciso di prenotarsi una meritata vacanza all’estero.

Meta preferita: Canarie.

Guai a dire ‘Prenoto la vacanza alle Canarie. Guai!’

In men che non si dica la cosa è passata di bocca in bocca, di orecchio in orecchio e alla fine è arrivata in televisione: non per dare segnali positivi di ripresa ma al contrario per fomentare la sommossa popolare.

La mia attenzione è stata attirata proprio da un servizio del TG5 di lunedì 29 marzo in cui intervistato ai microfoni della testata giornalistica di Mediaset, il presidente di Federalberghi, Barnabò Bocca, si lamentava: una vergogna che si volesse favorire la concorrenza estera a scapito della ricettività italiana.

Come se qualcuno avesse ordito chissà quale complotto ai danni dei poveri albergatori italiani, come se qualcuno volesse di proposito nuocere per favorire l’estero.

Come se non bastasse a queste parole facevano eco quelle dell’annunciatore del tiggì (quello li che c’è sempre ma non ricordo come si chiama…) che con una malcelata compiacenza e sarcasmo, rigirava il coltellaccio nella piaga, una piaga che da li a poco sarebbe diventata uno squarcio sgorgante sangue rosso vermiglio.

Tempo zero, è stato un tam tam mediatico: televisione, social media, Facebook, Twitter e chi più ne ha più ne metta.

Benzina sul fuoco pronta a divampare in un incendio, una caccia alle streghe, anzi, una caccia al turista, una crocifissione pubblica.

Vero, non è possibile andare a trovare i parenti nel comune limitrofo (mia madre non la vedo da Natale) ma è possibile andare all’estero.

Facciamo presente però che non è stato mai studiato un modo per permettere lo spostamento dei cittadini sul territorio nazionale in altrettanta sicurezza come per gli spostamenti verso l’estero.

(Leggi Perchè posso viaggiare all’estero e non in Italia)

Se vuoi andare alle Canarie, devi fare tamponi all’andata e al ritorno. In Italia no.

Voglio andare da casa mia a Rimini (tanto per citare un centro urbano vicino e conosciuto, a una cinquantina di kilometri)? Non posso.

Ovvio che non posso, dato che non ci sarebbe nessun modo per monitorare il mio stato di salute e quindi la mia positività al virus.

Per questa ragione paradossale per certi versi, ma logica per altri, posso andare alle Canarie ma non a Rimini.

Chi mi controlla se sono un portatore di peste nera? Nessuno.

Spiegato molto semplicemente però, comprendiamo che sia più facile da parte dei giornalai che popolano il web e le reti televisive, gridare allo scandalo solo per il gusto di fare notizia.

Abbiamo anche assistito a twittate di sedicenti opinioniste (la cui opinione non è mai stata richiesta), buttarsi nella ‘caciara’ (odio questa parola ma altre non me ne vengono in mente per descrivere il caos generale) per un po’ di visibilità e cavalcare il trend del momento.

E’ sensazionalistico e catalizzatore di consensi urlare contro qualche poveretto che va alle Canarie.

E’ ‘scialbo’ esortare chi di dovere a provvedere per disposizioni e favorire gli spostamenti sul suolo italiano.

Meglio urlare allo scandalo e cercare lo scoop.

Perché alla fine questo sono: finti scoop. Come abbiamo anticipato in precedenza, si è sempre potuto viaggiare verso i paesi aperti, soltanto che nessuno lo sapeva.

Federalberghi contro il turismo organizzato nonostante abbia vissuto la sua stagione estiva 2020

In tutto questo per quello che possiamo realizzare, Federalberghi, piuttosto che chiedere apertamente la ripresa del turismo interno ha preferito scagliarsi contro chi già aveva le ossa rotte.

E’ più facile esortare (o portare a prendere provvedimenti) verso una chiusura all’estero piuttosto che chiedere norme chiare per lavorare in sicurezza.

O questo è quello che trapela dai fatti.

E’ semplice puntare il dito e gridare.

Troviamo che questo sia altamente denigratorio, specie in un momento in cui l’unione e il fronte comune dovrebbero essere la strategia da adottare.

Un settore messo in ginocchio dalla pandemia, dimenticato dai ristori (che già di per se facevano sorridere), è stato messo alla berlina dall’incapacità organizzativa made in Italy.

Ricordiamo infine che, anche se a regimi ridotti, a differenza del turismo in outgoing, gli alberghi italiani la scorsa estate hanno comunque lavorato ed avuto occasione di tirare una boccata di ossigeno.

Di fronte hanno una stagione estiva che sta bussando alle porte e che replicherà o addirittura migliorerà quanto avvenuto lo scorso anno.

Turismo organizzato fermo da un anno

Il turismo organizzato purtroppo non ha goduto di questi privilegi la scorsa stagione.

Ora che una manciata di turisti riempiono un paio di voli charter (si e no 200 posti l’uno), sembra si scateni la fine del mondo. Stiamo parlando di due o tre voli alla settimana in tutta Italia.

Facciamo presente che con questo il turismo organizzato con questi provvedimenti non sta assolutamente ripartendo ma tutt’al più sta facendo le prove generali per la ripartenza futura.

A tarpare le ali arriva un provvedimento capestro del ministro della salute che impone un’assurda quarantena al rientro (dopo comunque i serrati controlli prima dell’imbarco).

Federalberghi vs turismo organizzato: un provvedimento emanato più per a calmare le acque che altro

Si preferisce tener buoni i forcaioli (fazioni politiche e giornalai).

Una risposta goffa che ha soltanto abbattuto il morale di una categoria di lavoratori stremata.

All’incapacità di creare una programmazione seria, come quella che avrebbe dovuto riguardare la campagna vaccinale ad esempio o la ripresa economica, fa eco una risposta insensata e senza (forse) fondate basi scientifiche.

Ancora una volta il governo ha dimostrato i suoi limiti di gestione.

Riportiamo anche quanto espresso dalle diverse associazioni di categoria nell’ articolo comparso su Guida Viaggi citando questo passo significativo:

(Il cambio di fronte) repentino e insensato, e volto solo a rispondere alla pancia di chi grida allo scandalo, produrrà ulteriori danni economici per i t.o. e le adv.

Guida viaggi

Tuttavia contiamo nella buona spinta imprenditoriale di settore sperando che qualcuno di buon senso prenda in mano la situazione rendendosi conto che altri danni economici per un settore che incide per un 14% del pil (potendo fare tanto di più), non sono più ammissibili e tollerabili.

Ci auguriamo che associazioni del calibro e prestigio di Federalberghi lascino da parte le dita puntate, la smettano di urlare ‘Al lupo’ e piuttosto per il loro bene iniziassero a programmare la ripresa, come già stanno facendo operatori del turismo organizzato creando i primi corridoi aerei verso paesi che sanno gestire l’accoglienza.

Turismo organizzato verso l’estero e turismo interno sono due mercati ben distinti, e come tali si rivolgono a due mercati diversi.

Possono coesistere senza nemmeno rubarsi fette di clientela.

Se anche tu hai gridato allo scandalo senza sapere come in realtà stessero le cose, forse ti sarai reso conto che tutto questo non era poi così giustificato.

Serviva solo fare chiarezza ma soprattutto, a cosa portano le guerre tra poveri?

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