3 motivi per non ascoltare i consigli dei travel blogger. Ecco quello che penso.
Leggere un titolo simile su un blog di viaggi potrebbe sembrarti paradossale, ma non lo è.
Ti ricordo qual è il mio lavoro: consulente viaggi, ovvero rendo realtà i sogni delle persone che amano girare il mondo. Non sono un travel blogger. Scrivo per il piacere di farlo e per darti le giuste chicche che solo un esperto ed addetto ai lavori possiede.
I travel blogger fanno altro: viaggiano e raccontano le proprie esperienze convinti che tutti debbano farne di identiche.
C’è una profonda differenza: da una parte l’esperto, dall’altra parte l’amante dei viaggi. E da esperto ti darò 3 motivi per cui dovresti ignorare i consigli di un travel blogger.
3 motivi per non ascoltare i consigli dei travel blogger: da dove mi è venuta questa idea?
In primo luogo vorrei spiegarti come mai ho avuto l’idea di scrivere un articolo simile. Proprio ieri, scrollando la bacheca di Facebook mi sono imbattuto in un articolo di una sedicente travel blogger che offriva “12 consigli per viaggiare last minute” e che sosteneva l’utilità ed il vantaggio di viaggiare in questo modo.
Mai consiglio fu più errato. Ho sentito quindi il bisogno di rispondere a quelle righe in questo modo. La falsa informazione è pericolosa quanto il veleno delle vipere e se si evita di leggere certe “fandonie”, sicuramente non si andrebbe incontro a possibili azzardi.
In questi anni, ho avuto modo di constatare che 9 volte su 10 i problemi che i viaggiatori hanno durante la loro vacanza nascono dall’acquisizione di informazioni devianti recepite qua e là dai vari blog di “esperti” (si fa per dire) viaggiatori.
La scintilla è scoccata quando proprio ieri ho letto un articolo su Business Insider da parte di una travel blogger in cui dava presunti consigli su come fare le migliori prenotazioni last minute risparmiando il massimo possibile.
Brava, proprio ora che il “Last Minute” è morto e sepolto in quanto tutti hanno capito che è meglio prenotare anzitempo le proprie vacanze per avere i migliori prezzi (Offerte “Prenota prima“) ed i posti migliori nei resort.
Ecco 3 motivi per non ascoltare i consigli dei travel blogger: la lista
1 – Il travel blogger racconta il suo modo di viaggiare, non il tuo.
Ognuno al mondo deve viaggiare nella maniera che più lo faccia stare meglio. Non è detto che i consigli dati da qualcuno abituato a muoversi a modo suo, vadano bene anche per te.
Il travel blogger è un personaggio un po’ così, un eclettico, un eccentrico, uno un po’ particolare.
Tu magari preferisci muoverti e fare tutto con un po’ più di calma e tranquillità.
Al travel blogger piace camminare sotto la pioggia o in mezzo al deserto del Sahara con la bandana sulla testa, o farsi strada a colpi di machete per la Foresta Amazzonica.
Anche a te?
2 – Il travel blogger per risparmiare opera le scelte più laboriose e complicate. Ne vale la pena? Ora voglio metterti in guardia seriamente.
Risparmiare su tutto è la parola d’ordine e, spesso e volentieri pur di raggiungere questo scopo, il nostro eroe sceglie modi complicatissimi di viaggiare (voli aerei con mille scali) o poco ortodossi (autostop, ostelli come quello del film horror, sotto i ponti) che sicuramente ti faranno perdere un sacco di tempo (ricorda, il tempo è denaro) o metteranno a rischio la tua incolumità.
Se sei amante dell’avventura, se sei abituato a viaggiare, te lo posso anche concedere, ma se cerchi il modo per farti una vacanza normalmente tranquilla, questo è il modo sbagliato di organizzarsi.
Ovviamente ci sono anche travel blogger che viaggiano adagiati nel lusso, ma per questo ti rimando al punto 1.
3 – La programmazione del viaggio richiede molto di tempo.
Puoi per caso perdere tempo alla sera dopo il lavoro per organizzare la tua vacanza stando davanti al pc fino alle 2 di notte con la tua compagna a letto che sbraita perché non guardate Netflix insieme?
Contento tu, contenti tutti, ma molte volte organizzare un viaggio che sia un po’ fuori dal normale, richiede del tempo, specie se devi a tutti i costi ricercare l’offerta migliore.
Il travel blogger non ha di questi problemi, lui è uno spirito libero, lui non torna a casa alla sera dopo 10 ore di fabbrica o di ufficio, lui è in pace con il mondo, lui vive per l’avventura, lui lui lui…
Sempre lui!
Per cercare i migliori voli sui comparatori di volo serve tempo, per monitorare le variazioni dei voli ed acquistare al momento giusto serve tempo, per ricercare il migliore hotel al prezzo più basso serve tempo.
Per ricercare una guida affidabile che non ti abbandoni nel mezzo della giungla pluviale, serve tempo.
Credo che dopo cena, con la palpebra calante, hai poca voglia di fare tutto questo, vero?
Il lavoro degli ultimi anni. Chi non vorrebbe fare il travel blogger?
“Attenzione!” dico io però…
E’ bello organizzarsi le proprie vacanze scartabellando le pagine di internet e risparmiare pur di poter viaggiare, e per questo molti sono alla ricerca dei migliori consigli pur di partire “gratis” o spendendo poco.
Siamo sicuri che questo sia il modo migliore per gustarsi una vacanza?
Sei realmente convito che questa cosa faccia per te o la trovi un po’ una forzatura?
A chi non farebbe comodo comunque risparmiare qualcosina, ci mancherebbe, ma il risparmio a tutti i costi, oppure organizzarsi in un certo modo solo perché “fa figo” (e quindi seguo tutti i travel blogger più instagrammati del mondo)
Non è detto che sia la soluzione migliore per la tua vacanza.
Hai presente quanto ti piace un paio di pantaloni o una giacca ma una volta che te li provi e ti specchi, non ti stanno bene?
Ecco, è quella la sensazione che potresti provare. Pensaci.
(Se leggi i consigli dei travel blogger, dovresti conoscere anche gli errori più comuni dei ‘Fai da te’)
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