Cambiare agenzia viaggi: 5 segnali che potrebbero tornarti utili
Una cosa che contraddistingue noi italiani è senza dubbio quella di essere tradizionalmente abitudinari: stessa pizzeria, stesso negozio di vestiti, stesso alimentari, quindi stessa agenzia viaggi.
Anche tu ti starai sicuramente riconoscendo in queste poche righe: quante volte ti sarà capitato di rivolgerti allo stesso negozio o allo stesso professionista giusto perché lo hai sempre fatto?
In fondo in fondo, sono sicuro che alcune volte non sarai forse nemmeno rimasto soddisfatto, però che vuoi farci: “Ormai vado li!” ti ripeterai tra te e te convincendoti che sia la cosa giusta da fare…
Si, te lo stai ripetendo dentro di te per convincerti che non stai buttando via soldi. Perché alla fine è di questo che stiamo parlando.
Come capire che non stai buttando via soldi?
Ci sono diversi campanelli d’allarme che dovrai ascoltare per capire se stai buttando effettivamente via soldi ed è ora di cambiare strada.
Come fare?
Bene, ora che abbiamo capito che effettivamente si tratta di un problema reale quello che stai vivendo (guai a chi mi tocca il portafogli e i danari faticosamente guadagnati) vorrei che stessi molto attento.
Se ti rivolgi ad un professionista, è sacrosanto che questi ti offra il servizio per cui paghi.
I 5 segnali che dovranno farti cambiare agenzia viaggi
- Orari rigidi: Se il tuo agente viaggi c’è soltanto in determinati orari e tu in quegli orari sei giustamente impegnato per lavoro e questo ti costringe a prendere delle ore di permesso, è ora passata che cambi. In questo caso, posso dire che il cliente ha sempre ragione. Noi stiamo vendendo un servizio e questo servizio deve ascoltare le esigenze del cliente; inoltre ti voglio ricordare una cosa: quando hai tempo di parlare di vacanze? Alla sera al ritorno dal lavoro oppure nei fine settimana. E se in quei momenti non riesci a parlare con il tuo agente che fai? Cercane un altro.
- Non ti lascia un numero di telefono di emergenza: veroè che quando vai in vacanza hai il numero di emergenza del tour operator, ma avere delle dritte sempre disponibili da parte di chi ti ha venduto il viaggio non è sbagliato. Ritengo che se il cliente si è fidato di me per acquistare la sua vacanza, è giusto che io lo assista fino in fondo.
- Per proporti qualcosa prende un catalogo: parliamoci chiaro, i cataloghi sono cosa vecchia. Possono giusto servire per avere uno spunto, ma se devi scegliere la tua vacanza come fosse uno di quei vestiti che si vendevano 30 anni fa su Postalmarket, sarebbe bene fermarsi a riflettere. Non tutti i viaggiatori hanno le stesse esigenze e pertanto è giusto che il viaggio sia come un abito su misura. Va creato insieme al cliente.
- Devi sempre far la fila e non riesci a prendere appuntamento: andare in agenzia viaggi, non è come fare la fila in macelleria. Deve essere un momento sacro, in quanto si deciderà di quella vacanza che aspetti da un anno. Non riesci a prendere appuntamento, devi fare file interminabili ogni volta? Cambia agenzia.
- Il tuo agente viaggi, fa corsi di formazione o aggiornamento? È importante stare al passo con i tempi o le tecnologie per poter offrire al cliente il miglior servizio possibile. Il mercato si evolve, ha sempre nuove esigenze che è importante vengano rispettate.
Questi che ho elencato sono i principali campanelli d’allarme che dovresti ascoltare.
Come dico sempre, stai pagando per avere un servizio ed è giusto dare un peso concreto a ciò che stai comprando.
Dai valore ai tuoi soldi. Non sei soddisfatto? Cambia agenzia.
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