Turismo in Italia: principale risorsa?
Purtroppo chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane.
A quale categoria appartengono gli italiani?
Alla prima ovviamente!
L’italia, il paese culturalmente più ricco del mondo
Il nostro Belpaese ha inestimabili ricchezze culturali e naturalistiche che ci invidiano in tutto il mondo: lo sappiamo, non è che non lo sappiamo, sia chiaro, ma siamo troppo vagabondi per valorizzare tutto quello che abbiamo sotto i piedi.
Pensiamo purtroppo che sia sufficiente vivere di rendita per far si che i turisti arrivino a noi: in poche parole, pretendiamo di starcene a braccia aperte, per accogliere visitatori che arrivano dal cielo.
Dato che ci hanno abituato con il discorso del reddito di cittadinanza, pretendiamo anche che in Italia ci siano i “turisti di cittadinanza”.
Non male eh? Chi ce li manda? Mmmhhh… Qualcosa non torna però!
Eh si, purtroppo affinché l’industria turistica italiana vada a gonfie vele è necessario fare qualcosa!
Mentre viviamo passivi la nostra esistenza da “aristocratici culturali” (pretendendo di non voler lavorare), i nostri paesaggi pittoreschi, con le loro colline o i loro castelli arroccati qua e là, passano in secondo piano di fronte alle nascenti mete turistiche che non valgono nemmeno il più zozzo vespasiano anni ’30.
Che ci vuoi fare?
Tutti gli altri paesi ci stanno superando
Se fino a dieci o vent’ anni fa eravamo il catalizzatore turistico d’Europa, con turisti che arrivavano da noi con sandali e calzini di spugna bianchi per cogliere le nostre bellezze, oggi il panorama turistico internazionale è cambiato profondamente.
Nascono e crescono come funghi nuovi poli che attraggono l’attenzione del mercato della clientela internazionale grazie ad un riscoperto senso di ospitalità e allo stesso tempo degli investitori esteri stanno creando nuove infrastrutture (o ristrutturano quelle esistenti) per garantire meglio che ciò avvenga.
Un connubio micidiale per noi che siamo fermi al palo a guardare.
Spesso capita che clienti di rientro da località apparentemente insignificanti mi dicano “Il paese XXXXX ci ha superati” e questa sensazione sinceramente l’avverto anche io quando mi reco in vacanza.
Si abbiamo troppo dormito sugli allori.
(Da dove parte il rilancio del turismo italiano? Clicca qui se vuoi leggere questo articolo per scoprirlo)
Turismo in Italia: cosa bisogna fare?
Sicuramente quello che dovremmo fare è un bagno d’umiltà.
La nostra arroganza per troppo tempo ci ha portato all’immobilismo imprenditoriale mirato all’ospitalità.
Abbiamo pensato per tanto tempo di poter andare avanti stando semplicemente a braccia a conserte e abbiamo visto avverarsi la favola della lepre e della tartaruga. Bello eh?? No, per niente.
Seconda cosa, sarebbe bello se iniziassimo a rivedere il nostro modo di accogliere i turisti offrendo servizi di alta qualità, puntando anche su un turismo d’elite, ristrutturando hotel o villaggi vecchi di 50 anni, accogliendo in maniera decorosa chi ci visita e magari rivedendo anche il nostro marketing per attirare nuova clientela.
C’è tanto da fare insomma per il turismo in Italia.
Fondamentalmente credo che i problemi siano due nel nostro caso. Le teste degli italiani stessi e le politiche nazionali e regionali che non credono abbastanza nel nostro potenziale.
Rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a darci da fare, ritornando ad essere un’eccellenza e l’esempio (positivo) da seguire.
Scopri le offerte viaggio su www.iviaggidigolia.com
Vuoi costruire la tua vacanza personalizzata? Compila il form e riceverai la nostra consulenza gratuita