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Droga in viaggio: cosa fare se vieni beccato

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Droga in viaggio. Cosa fare se vieni beccato con le mani nel sacco (o nella bustina)

Vorrei aprire questo articolo con una premessa. Non scrivo queste righe per fornire un vademecum per farla franca ma piuttosto un monito da seguire per gli irriducibili dello sballo.

Partite sempre da un alcuni presupposti:

1- Non siete a casa vostra, quindi comportatevi bene (anche se dovreste comportarvi bene pure a casa vostra);

2-Avete pagato una vacanza con qualche sacrificio, perché rovinarla in malo modo?

3-Occhio alla salute.

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Droga in viaggio: la situazione in Italia

Nel nostro paese, il possesso o lo spaccio di droghe, è punito in diversi modi: pene o multe.

Queste possono variare dalla sospensione del passaporto o della patente se si tratta di uso personale, agli arresti domiciliari per una certa “leggerezza del reato” o alla reclusione nel caso in cui lo spaccio sia una “libera professione” fonte di ottimi guadagni.

Inoltre, tali sanzioni dipendono direttamente anche dal tipo di sostanza coinvolta, che siano “droghe leggere”, o “pesanti”.

Il possesso personale, non ha una quantità fissa, ma a seconda dei casi, esso viene valutato dal giudice sulla base dei livelli di soglia stabiliti dal ministero della salute.

Tenete presente che lo stravizio di una sera, potrà costarvi caro e causarvi non pochi grattacapi. Potrebbe compromettere la vostra buona reputazione, sporcare la vostra fedina penale e colpirvi anche nel portafogli.

Considerando il fatto che in seguito alla vostra “marachella” potreste essere sottoposti periodicamente a costosi analisi di sangue e urine per verificare la vostra “castità”.

Inoltre, se siete dei viaggiatori patologici, queste macchie, potrebbero causarvi non pochi problemi qualora vogliate recarvi in paesi la cui legislazione in materia è piuttosto rigida.

Droga in viaggio: la situazione nel resto del mondo

Diciamoci la verità, in Italia, se ti beccano con il kit pronto all’uso dei vizi personali, te la cavi con una tiratina d’orecchie, un cazziatone, due sberle e tua madre che ti dice “drogato!”.

All’estero è un pò diverso. Non fate gli spavaldi e i soliti italioti in viaggio perché potreste pagare cara la vostra faciloneria.

Droga in viaggio: i paesi con le pene più severe

Ecco alcuni esempi di quello che potrebbe accadervi:

  • Thailandia: anche un piccolo quantitativo, può costarti il carcere.
  • Indonesia: se venite trovati con della droga, il rischio è quello di passare dai 3 ai 15 anni in galera, e in questi paesi generalmente si sa che stare in gattabuia non è proprio come stare all’Hilton. In alcuni casi, se si parla di traffico vero e proprio, si rischia pure la pena di morte.
  • In alcuni stati degli USA (Tenessee, Oklaoma…), piccole quantità potrebbero costituire i presupposti per una multa (e quando gli americani parlano di multe, non ci vanno giù per niente leggeri! Chiamate la mamma e fatevi ricaricare la prepagata). Per quantitativi più consistenti, si apriranno per voi le porte del grand hotel (Alcatraz). Successivi ingressi nel paese potrebbero essere proibiti.
  • Nelle Filippine, il presidente Duterte, ha dichiarato guerra aperta ai trafficanti di droga e li sta abbattendo come mosche. Non crediamo che i turisti sballoni potrebbero essere i benvenuti.

Droga in viaggio: i paesi con tolleranza zero

Quando parliamo di “sostanze stupefacenti”, la cannabis è sempre compresa.

  • A Singapore, se si viene trovati con quantità superiori a 480 grammi di droghe leggere o a 15 grammi di cocaina o eroina la punizione prevista è la pena di morte tramite impiccagione. Per il semplice consumo è invece prevista la fustigazione.
  • Malesia: per il possesso ai fini di spaccio è prevista obbligatoriamente la pena di morte, che può essere convertita in carcere tramite la grazia solo da parte del Re. Le quantità al di sopra delle quali si viene incriminati per spaccio sono molto basse.
  • Iran: il possesso o il trasporto in Iran viene punito con la pena capitale. Per i reati di semplice consumo sono previste invece incarcerazione e fino a 70 frustate.
  • Arabia Saudita: il traffico è punito con la stessa pena prevista per omicidio e stupro: pena di morte tramite decapitazione. Il possesso a fini di consumo è punito con pene detentive e corporali.
  • Cina: l’uso di sostanze stupefacenti non è considerato un reato penale, ma forse è anche peggio. Infatti è considerato una malattia, da curare previo soggiorno a tempo indeterminato in un campo di lavoro e rieducazione.
  • Negli Emirati Arabi Uniti, è prevista la pena di morte per detenzione e traffico di stupefacenti. La legge prevede l’arresto in caso di rilevamento su una persona di una traccia anche infinitesimale di qualsiasi sostanza illegale.

Droga in viaggio: gli altri paesi

Ecco invece un accenno di come altri paesi si dimostrano più “aperti” nei confronti di droghe & co.

Con questo non vogliamo dirvi certamente “Andate in xxx se volete sballarvi”!

  • Olanda: è adottata una politica di tolleranza dei confronti della Cannabis, per cui è legale l’uso se consumata nei coffee shop, ed è tollerato un uso personale fno a 5 grammi. Pene sono severe per ’importazione ed esportazione.
  • Spagna: punita la vendita e il consumo pubblico, ma la coltivazione domestica della Cannabis è consentita.
  • Portogallo: il consumo personale di tutte le sostanze è stato depenalizzato, senza distinzione tra droghe leggere e pesanti. Gli stupefacenti restano illegali, ma chi viene trovato con una certa quantità, viene visionato dalla ‘Commissione per la dissuasione dalla dipendenza dalle droghe’, che stabilisce come trattare il caso.
  • In Svizzera la Cannabis è illegale, ma il possesso è stato depenalizzato e la coltivazione è legale in alcuni Cantoni.
  • Nel Regno Unito c’è una netta differenza fra droghe pesanti e leggere in virtù degli effetti prodotti. In alcune zone della Gran Bretagna la Polizia ha deciso di non intervenire in caso di reati legati a consumo e detenzione di modiche dosi personali di Cannabis.
  • Anche in Svezia non c’è alcuna distinzione tra droghe leggere e pesanti. La legge datata 1968 prevede prevalentemente la detenzione fino anche a 10 anni, o sanzioni pecuniarie. Anche in Germania e Irlanda le droghe sono completamente illegali.
  • Negli Stati Uniti si passa a stati come l’Alaska e la California dove, in misure diverse, il possesso e l’utilizzo di cannabis è depenalizzato. In Florida e in altri Stati l’uso personale minimo viene tollerato, anche se illegale. Nello stato di Washington e Colorado è legale anche a scopo ricreativo.
  • In Canada, la cannabis è illegale, ma il suo utilizzo può essere autorizzato dal Governo per usi farmacologici e industriali.
  • L’Uruguay è stato il primo paese al mondo ad aver legalizzato completamente la Cannabis, facendola entrare nell’economia nazionale.
  • La Russia ha depenalizzato il possesso, il trasporto e la coltivazione della cannabis, ma è un crimine venderla.

Droga in viaggio: quando la mancia è ben gradita

Ci sono paesi poi, (non ci mettiamo a dire quali dato che non facciamo propaganda e non vogliamo sputtanare una nazione intera), in cui le forze dell’ordine si dimostrano particolarmente “aperte” e “comprensive” verso i turisti che dimenticano qualche spicciolo dentro il passaporto.

Sia chiaro, questo non vuole essere un consiglio per farla franca. Anzi, se dall’altra parte trovata la persona retta e ligia al dovere, potreste trovarvi in guai peggiori e per giunta con l’accusa di corruzione di pubblico ufficiale.

Droga in viaggio: non cercate casini e godetevi la vacanza

Al mondo ci sono luoghi e luoghi per poter fare determinate cose senza per forza mettersi nei guai. Se proprio volete e non potete fare a meno, senza ombra di dubbio il posto migliore per evitare problemi sono le mura di casa per conto proprio.

Dopo aver pagato profumatamente una vacanza ed averla attesa per tanto tempo, mi sembra da idioti andarsi a complicare la vita.

Evitate quelli che vi fermano per strada offrendovi qualcosa o peggio ancora quelli che vogliono convincervi a portare a casa ingenti quantitativi a prezzi modici. E’ proprio qui che si nasconde la beffa: siete solo un’esca all’aeroporto o alla dogana per far passare qualcun altro.

Droga in viaggio: come comportarvi in situazioni critiche

Se vi trovate nei guai seri e le forze dell’ordine iniziano a farvi domande, avete il permesso di cagarvi addosso ed iniziare ad assecondare tutte le loro richieste senza appellarvi al quinto emendamento o alla libertà di pensiero.

Non fate gli eroi. Se vi chiedono “Dove l’hai presa?”, iniziate pure ad infamare chiunque, tanto di li a poco ve ne tornerete a casa. Non fate gli omertosi o gli uomini d’onore che atti di eroismo non pagano.

Se si mette male e vi trovate nella situazione in cui vi è permesso fare una telefonata, chiamate casa. Esponete il problema chiedendo di mettersi in contatto con le autorità locali (le vostre autorità locali), ambasciata o consolato del paese in cui vi trovate.

Quando visitate certi paesi, attenzione a chi frequentate e occhio a non farvi incastrare. Fate sempre attenzione a chi vi avvicina e siate sempre sospettosi.

Non scherzate troppo su queste cose o un semplice giochino potrebbe trasformarsi in una cosa molto più seria che potrete rimpiangere una vita intera.

 

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