Piramidi di Giza: il must che ogni viaggiatore dovrebbe fare suo
Piramidi di Giza. Credo che ognuno di noi da piccolo aprendo un libro di storia ne è rimasto affascinato. Potevi essere un secchione o un lavativo, ma di fronte alle complesso di Giza, almeno una frazione di secondo sei rimasto a bocca aperta. Si, non può essere altrimenti.
L’origine delle piramidi
Secondo la storiografia ufficiale, le piramidi egizie iniziarono ad essere costruite a partire dal 27° secolo a.C. e videro il tramonto nel 18° secolo a.C.
Partirono come evoluzione della piramide a gradoni, per assumere poi la forma che comunemente conosciamo.
La tradizione ci tramanda che sono monumenti sepolcrali fatti erigere dai faraoni delle diverse dinastie.
Ogni dinastia inseriva dettagli e particolari costruttivi che la distingueva da quella precedente.
Oggi come oggi si distinguono oltre 70 siti di interesse archeologico in Egitto. La loro caratteristica è quella di trovarsi ad ovest e in prossimità del Nilo, il fiume sacro.
l primo mistero delle piramidi egizie è relativo alla loro costruzione. Troppe teorie discordanti per far luce sulla loro origine. Ancora oggi gli studiosi non riescono a trovare un accordo comune: chi ci tramanda un metodo, chi ne descrive un altro, chi afferma che siano il lascito di una civiltà precedente poi “rubata” dai faraoni, chi chiama in causa gli extraterrestri. Chi ha ragione? Non lo so. Provate a farvi un giro in rete e vi renderete conto di quale diatriba sia tutt’ora in atto a tal proposito.
Testimoni di un tempo passato: non tutte le piramidi sono uguali!
Ancora oggi, più o meno provate dallo scorrere incessante del tempo, sono li a testimoniare la grandezza di una civiltà. Ognuna con le caratteristiche proprie dell’epoca in cui è stata costruita.
Tanti e troppi sono i misteri e le incognite che circondano tali enigmatiche costruzioni che non basterebbe una pubblicazione per racchiuderle tutte.
Tra tutte le piramidi conosciute vogliamo però soffermare la nostra attenzione su un particolare complesso: le piramidi di Giza.
Complesso di Giza
Il complesso di Giza è il più famoso gruppo di piramidi del mondo. A 25 chilometri sud-ovest dal Cairo, questa necropoli oltre che raccogliere le tre piramidi di Cheope, Chefren e Micerino (28° secolo a.C.), è attorniata da gruppi di sepolture appartenute a personalità del regno, di minore importanza.
Sulla disposizione delle piramidi si è discusso e si discute ancora a lungo. La teoria più accreditata e al tempo stesso più affascinante, vuole che le piramidi di Giza ricalchino alla perfezione la posizione celeste delle tre stelle della Cintura di Orione, ben impresse nell’immaginario collettivo delle varie civiltà che hanno popolato il mondo: attenzione però, per via della successione degli equinozi, le piramidi sarebbero state allineate con queste tre stelle in un periodo che si potrebbe far risalire al 10500 a.C. circa.
Che gli antichi egizi abbiano voluto attribuire un senso mistico a questa disposizione oppure ricalcando le tre stelle, avrebbero voluto raffigurare una mappa astrale? Infine, altre teorie vogliono perfino che la disposizione di queste costruzioni e il loro orientamento sia stato appositamente studiato per poter canalizzare il e sfruttare l’energia del campo magnetico terrestre.
Nessuno ha la risposta, anche se le teorie al riguardo sono numerose e spaziano dal fantastico allo scettico più assoluto.
La Sfinge
A “guardia” dei tre monumenti sorge la celebre Sfinge, sulla cui enigmatica origine iconografica gli studiosi si dividono: secondo alcuni raffigurerebbe il faraone Chefren, per altri Cheope; per qualcun altro la sua testa inizialmente più grande, avrebbe raffigurato il volto di un leone (tra le altre cose pare che la sfinge si fosse trovata in allineamento con la costellazione del leone nel periodo indicativo del 10500 a.C.) sul quale solo in seguito sarebbe stato scolpito un volto umano. Gli studiosi si dividono inoltre anche sulle origini circa la sua costruzione: per alcuni è contemporanea delle stesse piramidi, per altri addirittura la sua costruzione potrebbe risalire al 10500 a.C.!!! Ipotesi tra loro discordanti che meritano riflessioni a parte.
10500 a.C.: epoca ricorrente per le costruzioni della piana di Giza. Che senso aveva realizzare artefatti correlati ad un’epoca precedente? Magari il senso lo aveva se si immagina che le opere qui descritte fossero state effettivamente erette in un’altra epoca, forse da una civiltà a noi sconosciuta? Però al tempo stesso le piramidi sono effettivamente attribuite (e ce ne sono le prove) ai tre famosi faraoni. Ipotesi che cozzano tra loro ma al tempo stesso sembrano essere tutti gli stessi tasselli di un unico enigma.
Come e dove ammirare oggi i reperti lasciati dalla civiltà Egizia
Dal Cairo, il complesso di Giza è raggiungibile in pochi minuti sfruttando i vari collegamenti con la città. Per non soffrire le calde temperature della giornata, il momento migliore potrebbe essere il mattino presto oppure la sera, sul calar del giorno.
E’ possibile affidarsi ad agenzie per programmare le vostre visite, dentro o fuori dal complesso.
Dato che l’ingresso alle piramidi è limitato a 300 persone al giorno per la piramide di Chefren o di Micerino, il consiglio che diamo è quello di programmare la visita anzitempo. Sconsigliato a chi soffre di claustrofobia, in quanto la sensazione di chiuso che si avverte è piuttosto forte.
I mesi migliori per una visita potrebbero essere quelli invernali o la mezza stagione. Tenete presente che le massime invernali si aggirano sui 20 gradi sulle coste mediterranee mentre a sud, nella zona di Assuan siamo intorno ai 26. In estate siamo sui 29 a nord e 45 a sud.
Per poter godere della vista dei reperti archeologici, testimoni del fasto delle antiche dinastie faraoniche e assaporare la storia dell’impero, sarà possibile visitare il museo Egizio del Cairo che contiene oltre 120.000 reperti appartenuti alle diverse epoche. La visita potrebbe essere un pò dispersiva e pertanto il consiglio è quello di leggervi una presentazione del museo prima di visitarlo per poi, una volta sul posto, andarvi a vedere quelle cose che vi interessano. Anche qui il consiglio è quello di recarsi al mattino presto, per evitare la calca dei visitatori all’ora di pranzo.
Il Museo Egizio del Cairo, ritenuto ormai inadatto e fin troppo sacrificato per la mole di turisti da un lato e inadatto per la mole delle collezioni dall’altro, lascerà spazio al Grand Egyptian Museum, che sta prendendo forma nella piana di Giza, e aprirà i battenti nel 2018.
Una tappa obbligata per ogni vero viaggiatore
Che vi vogliate far trascinare dalle tante storie o teorie sulle piramidi di Giza o che vogliate coglierle semplicemente come il lascito di un’epoca passata, questo magnifico monumento è un must per tutti coloro che vogliono entrare in contatto con le antiche civiltà. Che ognuno sia libero poi di trarre le proprie conclusioni su quello che i suoi occhi ammireranno.
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