Uomini e indicazioni stradali: esperienze di vita vissuta.
Si parla spesso del classico binomio “donne e motori”, a quale ragazza non è mai capitato di essere presa in giro per la poca conoscenza delle auto? Va bene, avete ragione voi: la maggior parte di noi donne non sa la differenza tra diesel e gpl e quando gli parli di cavalli, ovviamente, si immagina i quadrupedi…
Noi non sappiamo come funzioni un auto, basta che si accenda e per noi va bene.
Ma soprattutto, una volta accesa l’auto 😁, in un modo o nell’altro noi arriveremo a destinazione: se non abbiamo il navigatore infatti male che vada ci fermiamo a chiedere a qualche passante.
Loro no, gli uomini no. Loro non devono chiedere, mai. Loro non possono dimostrare questa debolezza.
E quando hanno una cartina in mano c’è da ridere… guai se voi, donna, provate a suggerire una via più breve, o una strada alternativa: il vostro lui preferirà perdersi piuttosto che darvi ragione!
Ma il top lo ha raggiunto il mio compagno di viaggio, Fulvio, un paio d’anni fa a Madrid.
A Madrid soggiorniamo presso un modico hotel in periferia, ma comunque ben collegato al centro grazie alla Metro, dunque, muniti di cartina turistica con le principali attrazioni da non perdere giriamo alla scoperta di questa meravigliosa capitale.
Conoscendo bene, molto bene, il mio compagno, ovviamente prendo possesso della cartina che nella migliori delle ipotesi sarebbe stata dimenticata in camera e ci avviamo verso la fermata del Renia Sofia, il museo di arte moderna e contemporanea della città.
Dato che la metro è sotterranea per sua stessa natura, e quindi non è che uno abbia modo di orientarsi durante il tragitto, è normalissimo usciti dalla metro, guardarsi un attimo intorno, consultare la cartina con i vari punti di riferimento per capire la direzione da prendere. Ma secondo Fulvio ci stavo mettendo troppo e, da maschio “so-tutto-io-fammi-fare-a-me” mi ruba la cartina dalle mani e inizia a ragionare. Noi in piedi sul marciapiede. Lui guarda la cartina e guarda al centro della piazza 50 metri avanti. Riguarda la cartina e riguarda al centro della piazza. Io lo guardavo speranzosa. Lui riguarda, serio, la cartina e punta il dito…guarda in là nella piazza distante da noi e con fare deciso afferma
“NOI SIAMO LA'” e indica la piazza.
Io guardo lui…guardo la sua mano tesa verso questa piazza e poi riguardo noi.
“Cavolo Fulvio…non sapevo di avere il dono dell’ubiquità!”
😂 😂 😂 😂 😂
Indicazioni stradali e uomini: pessima accoppiata!!!
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