Ingresso negli USA: passaporto ed Esta.
Per entrare negli Stati Uniti nell’ambito del programma “Viaggio senza Visto” (Visa Waiver Program, VWP) cui partecipa anche l’Italia, è necessario ottenere un’autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization). L’autorizzazione, che ha durata di due anni, o fino a scadenza del passaporto, va ottenuta prima di salire a bordo del mezzo di trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti accedendo, almeno 72 ore prima della partenza, tramite Internet al Sistema Elettronico per l’Autorizzazione al Viaggio (ESTA) (Electronic System for Travel Authorization) – sito https://esta.cbp.dhs.gov .
Il Programma ESTA ha tuttavia subito alcune importanti modifiche a seguito dell’approvazione da parte del Congresso americano del ”Visa Waiver Program Improvement and Terrorist Travel Prevention Act of 2015”(dicembre 2015), una legge che comporta nuove condizioni per chi intende viaggiare verso gli Stati Uniti in esenzione da visto.
Sono tuttora in corso di adozione misure di attuazione della nuova normativa, che laddove si verifichino alcune particolari condizioni potrebbero influire anche su chi ha già ottenuto un ESTA pur se in corso di validità. Si raccomanda pertanto a chi intende recarsi in USA di controllare attentamente prima della partenza i siti web delle Sedi diplomatiche e consolari statunitensi per verificare la sussistenza della possibilità di essere ammessi negli USA senza visto.
Le principali novità della normativa sono:
dal 21 gennaio 2016 sono in vigore restrizioni per alcune categorie di viaggiatori di Paesi partecipanti al VWP, i quali per poter entrare negli Stati Uniti dovranno munirsi di regolare visto.
Tali restrizioni riguardano:
– cittadini di Paesi VWP che siano anche cittadini di Iraq, Siria, Iran e Sudan;
– individui che si sono recati in uno di questi quattro Paesi negli ultimi cinque anni (a partire dall’1 marzo 2011). I funzionari di governo (”full-time”) e il personale militare di Paesi del VWP recatisi nei quattro Stati per ragioni di servizio sono esclusi da tale restrizione.
Le Autorità USA possono peraltro concedere eventuali ”eccezioni” a tali restrizioni valutando ”on a case by case basis”.
Eventuali eccezioni potrebbero essere previste per i richiedenti ESTA che rientrino in una delle seguenti categorie di viaggiatori:
1) Persone che hanno viaggiato in Iran, Iraq, Sudan o Siria
– per conto di ”international, regional, or sub-national organization on official duty”;
– per conto di ”humanitarian NGO on official duty”;
– in qualità di giornalista ”for reporting purposes”.
2) Persone che hanno viaggiato in Iran ”for legitimate business-related purposes” a seguito della conclusione del ”Joint Comprehensive Plan of Action” con l’Iran del 14 luglio 2015.
3) Persone che hanno viaggiato in Iraq ”for legitimate business-related purposes”.
In tali casi, è fondamentale presentare alle Autorità USA tutti i documenti in grado di provare l’appartenenza ad una delle categorie indicate.
In tutti i casi dubbi, si raccomanda di contattare sempre le Autorità USA in Italia (Ambasciata e/o Consolati) e/o procedere alla richiesta del visto.
Ulteriori restrizioni sono state introdotte il 18 febbraio 2016 nei confronti dei viaggiatori che si sono recati in Libia, Somalia e Yemen a partire dal 1 marzo 2011. Essi non potranno entrare negli USA in regime di VWP, ma dovranno munirsi di regolare visto.
Dal 1° aprile 2016, per poter entrare nel territorio degli Stati Uniti in regime di esenzione del visto (attraverso l’ESTA), è introdotto il requisito obbligatorio del possesso di un passaporto elettronico contenente i dati biografici e biometrici del titolare. Si intende per “passaporto elettronico” il libretto dotato di microprocessore.
I titolari di passaporti non dotati di microprocessore non potranno entrare nel territorio degli USA avvalendosi del programma ESTA e dovranno richiedere il visto di ingresso alle Autorità diplomatiche-consolari statunitensi.
Le Autorità statunitensi hanno altresì comunicato che anche autorizzazioni ESTA regolarmente rilasciate e in corso di validità abbinate a passaporti rientranti in una delle due categorie citate (anteriori al 26.10.2006 pur se elettronici; successivi al 26.10.2006 ma non elettronici) non sono più riconosciute come titolo valido per l’ingresso nel Paese in esenzione dal visto, che dovrà pertanto essere richiesto alle autorità USA.
Vedi voce “Visto d’ingresso”
Viaggi all’estero di minori: si prega di consultare il Focus: “Prima di partire – documenti per viaggi all’estero di minori” sulla home page di questo sito.
Visto d’ingresso: Vedi voce “Passaporto”
Per usufruire del programma “Visa Waiver Program” (Programma di Viaggio in esenzione di Visto) è necessario:
– essere in possesso di un passaporto elettronico, rilasciato a partire dal 26 ottobre 2006, dotato di microprocessore;
– viaggiare esclusivamente per affari e/o per turismo;
– rimanere negli Stati Uniti non più di 90 giorni;
– possedere un biglietto di ritorno.
In mancanza anche di uno dei suddetti requisiti, è necessario richiedere il visto presso l’Ambasciata o il Consolato USA del Paese presenti in Italia. Si ricorda che il passaporto deve essere in corso di validità e che la data di scadenza deve essere successiva alla data prevista per il rientro in Italia.
La permanenza nel Paese oltre i 90 giorni può compromettere la possibilità di usare nuovamente il programma Visa Waiver.
Si attira l’attenzione sul rigore con cui viene applicata la normativa vigente: anche pochi giorni di “Overstay” (permanenza in territorio statunistense oltre il consentito) possono comportare l’intervento delle Autorita’ americane e /o compromettere la possibilità di futuri ingressi nel Paese.
Va tenuto ben presente, inoltre, che il soggiorno negli Stati Uniti sulla base di un ESTA non dà alcun titolo a svolgere attività remunerate, anche saltuarie (per cui occorrono specifici visti) e che se si prevede una permanenza superiore ai 90 giorni o per motivi diversi da turismo o affari o in ogni caso dubbio, è necessario richiedere il visto ai Consolati americani prima della partenza dall’Italia.
Tutti i cittadini italiani che entrano nel Paese, in esenzione di visto “Visa Waiver Program” o con visto USA di una delle seguenti categorie:
– B1/B2 affari o turismo per periodi di permanenza superiori ai 90 giorni o per sanare precedenti situazioni irregolari;
– F/M/J/Q -studenti, studiosi, ricercatori, scienziati, anche in ambito di scambi culturali;
– H/L/O/P- lavoratori temporanei;
– C1- in transito verso paesi terzi;
– C1/D -equipaggi d’aerei o navi;
– R- (religiosi);
– I – (giornalisti);
– E – (operatori economici e commerciali)
sono soggetti nell’ambito del programma “US-VISIT” all’acquisizione delle impronte digitali (indice sinistro e destro) e della fotografia digitale all’arrivo alle frontiere americane (aeroporti e porti e in futuro anche alle frontiere terrestri).
Le risposte che verranno fornite dal sistema “ESTA” potranno essere di tre tipi:
1) “Authorisation Approved”, nel caso di concessione dell’autorizzazione. L’autorizzazione sarà valida per due anni o fino a quando il passaporto del viaggiatore non scade e consentirà la possibilità di effettuare più viaggi negli Stati Uniti senza che per ognuno di essi sia necessaria una nuova registrazione on-line ed una conseguente nuova autorizzazione;
2) “Travel not Authorized”, nel caso di diniego dell’autorizzazione. In tal caso occorrerà rivolgersi al Consolato americano per richiedere il visto;
3) “Authorization Pending”, nel caso in cui siano necessarie ulteriori informazioni ai fini del rilascio dell’autorizzazione.
L’“ESTA” (come già avviene attualmente in base al “Visa Waiver Program”) non garantirà un’automatica ammissione in territorio americano che sarà lasciata alla discrezionalità delle competenti Autorità doganali e di frontiera.
Al fine di facilitare il processo di valutazione dei dati forniti con la registrazione, si consiglia di compilare il modulo ESTA non meno di 72 ore prima della partenza.
Per maggiori informazioni riguardo il programma “ESTA” si consiglia di consultare direttamente il sito internet: www.cbp.gov./travel
A complemento del programma di Sicurezza ESTA, un’ulteriore procedura è entrata in vigore dal 6 settembre 2010 denominata ” Secure Flight Program”.
Tale programma, sviluppato dall’Autorità statunitense TSA (Transportation Security Administration), si applica a tutti i passeggeri che viaggiano da/per e all’interno degli Stati Uniti.
Il Secure Flight Program richiede che una serie di informazioni (cognome e nome, data di nascita, genere maschile o femminile) siano fornite per tutti i passeggeri che prenotano e acquistano biglietti per viaggi da/per o all’interno degli USA.
Informazioni complete e dettagliate su quanto è richiesto al passeggero sono reperibili consultando il sito: www.tsa.gov , o attraverso la compagnia aerea utilizzata o il proprio agente di viaggio.
In presenza di problematiche amministrative derivanti da precedenti soggiorni negli Stati Uniti (es. multe per eccesso di velocità, superamento del periodo di permanenza concesso in precedenti viaggi, ecc.) gli stranieri in arrivo negli aeroporti USA possono essere respinti, con disagi per il viaggiatore che dovrà rientrare nel proprio Paese a proprie spese. Al fine di evitare tali situazioni, si raccomanda ai connazionali che ritengano di poter avere problemi di accesso negli Stati Uniti per i motivi di cui sopra, di chiedere preventivamente il visto d’ingresso agli Uffici Consolari USA presenti in Italia. Per informazioni relative al visto di ingresso, consultare la scheda alla voce “Visto d’ingresso” o direttamente il sito Internet del Dipartimento di Stato USA: www.cbp.gov/travel
Nei maggiori scali aeroportuali degli Stati Uniti sono stati introdotti per il controllo passeggeri veri e propri “body scanners”, sistemi accurati di controllo elettronico a bassa emissione di raggi X. I passeggeri che non intendano sottoporsi a tale tipo di controllo possono chiedere di essere sottoposti a quello “pat down” ( cioè perquisizione fisica manuale).
Si consiglia, inoltre, di verificare attentamente la lista degli articoli ammessi o vietati a bordo consultando la compagnia aerea utilizzata.
Si ricorda infine l’obbligo, per i possessori di “carta verde”, di risiedere negli Stati Uniti per almeno 6 mesi nel corso dell’anno, e di segnalare alle Autorità d’immigrazione le eventuali variazioni di residenza durante la permanenza nel Paese. Si sono già verificati problemi, a questo riguardo, per l’ingresso negli Stati Uniti di possessori di “carta verde” che risiedono stabilmente all’estero e non rispondono quindi ai requisiti citati.
Formalità valutarie e doganali: è opportuno dichiarare l’eventuale possesso di somme superiori a 2.500 Euro al fine di evitare contestazioni alla partenza.
Hai bisogno del modulo per l’ingresso negli Stati Uniti?
Ingresso negli USA: fonte, sito istituzionale della Farnesina
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