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Lisbona: cosa vedere in due giorni

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Lisbona: cosa vedere in due giorni. Scopri come vivere questa città in un solo week end (anche se noi stavamo arrivando dall’Algarve)

Lisbona è l’ultimo avamposto prima dell’oceano che ci separa dal Nuovo Mondo. 

Anticamente porto, e oggi aeroporto europeo verso il nuovo continente.

Dopo aver percorso le autostrade che ci hanno portato più a nord, ci ritroviamo improvvisamente a percorrere il Ponte 25 aprile, sull’estuario del fiume Tago, copia identica del Golden Gate di San Francisco (non a caso realizzato dalla stessa compagnia edile); alla nostra destra vediamo erigersi la riproduzione in tono minore del Cristo redentore sul Corcovado a Rio.

Già la sensazione di essere in una città diversa dal resto delle altre capitali europee si sta sentendo.

Lisbona cosa vedere in due giorni: l’ingresso in città e il tram 28

Eravamo appena arrivati in auto dall’ Algarve (leggi questo articolo su Olhao, una vera chicca dell’Algarve) e sistemata l’auto presso l’agenzia rent-car dell’aeroporto di Lisbona, abbiamo iniziato il nostro tour che sarebbe durato si e no un paio di giorni.

Era caldo, veramente caldo: erano i primi giorni di settembre e le bollenti spiagge del sud erano ormai un ricordo destinato a rimanere indelebile nella nostra memoria, eppure la calura estiva si faceva ancora sentire a Lisbona, tanto da incollare i vestiti addosso.

Abbiamo subito trovato refrigerio in uno dei bar meno frequentati della città (a essere sinceri un pò squallido), che però ci ha attratto per la musica dai ritmi brasiliani che usciva dallo stereo e ti metteva addosso quella sensazione di festa anche se la nostra vacanza stava per finire.

Poi è arrivato il tram 28.

Lisbona cosa vedere in due giorni: le maggiori attrazioni

L’attrazione più conosciuta di Lisbona, sarebbe stata il nostro primo vero incontro con la città e così tra salite e discese, curve a destra e sinistra, il piccolo tram giallo ci ha portato in alto, nel quartiere dell’Alfama, in mezzo alle sue vie larghe non più di 4 metri, in cima al quale si può osservare una prima bella panoramica della città, che comprende anche la Cattedrale di Lisbona.

Finito il mini tour la prossima puntata e all’ Elevador de Santa Justa, opera pioneristica di fine ‘800, in cima alla quale è possibile osservare  il Rossio, la Baixa e il Castello di São Jorge, situati sulla collina opposta, e il fiume Tago e le rovine del convento del Carmo.

Già dopo questi primi fugaci incontri, rimanemmo subito affascinati dalla città, che dall’alto mostrava le sue case e palazzi appiccicati tra loro con i tetti e le mura di rossastre tinte pastello, a ricondarmi non so per quale motivo, un panorama impressionista della seconda metà dell’ottocento.

Verso l’oceano e oltre…

Il primo giorno passa velocemente, e così ci avviciniamo alla Praça do Comercio per due passi nella sua vastità , interrotta solamente dal monumento stiliforme su cui svetta la statua di Re Giuseppe I. Zona consigliata per un aperitivo vista la possibilità di sedersi ed ammirare i suoi locali di un design piuttosto naif e moderno.

Ritornati al B&B a Praça do Rossio, cuore storico della città di Lisbona, osserviamo il melting pot che popola le strade.

Ci rendiamo conto di come questa gente sia l’eredità dei marinai che per secoli e secoli hanno solcato le rotte verso il Sudamerica, mentre in sottofondo la musica di Seu Jorge accompagna i nostri occhi curiosi che continuano a scoprire la città.

La sera trascorre in maniera piuttosto stanca per le vie del bairro alto accompagnata dalla musica fado delle osterie. Il secondo giorno scopriamo da vicino la Fortezza di Sao Jorge, arrampicandoci per la collina su cui sorge.

Dopo questa fugace incursione decidiamo di abbandonare il centro città.

Preso un mezzo pubblico ci avviciniamo alla Torre di Belem, il punto da cui Vasco de Gama e gli altri grandi esploratori salparono per la loro storica impresa.

Di fronte a questo pezzo di storia ti rendi conto che molto probabilmente ti trovi non solo davanti ad un gioiello architettonico, ma al momento storico in cui il mondo iniziò a cambiare.

Lisbona era ancora più ricca…

Lisbona, forse ignorata e sottovalutata dal turismo italiano, una meta poco battuta perchè da noi è più bello visitare mete glamour, è stato un vero e proprio crocevia di razze e genti, e non ci rendiamo nemmeno conto di quanto importante sia stato il suo apporto alla storia occidentale.

L’unico rammarico visitando le sue strade è stato quello di non poterla ormai più apprezzare in tutta la sua ricchezza storica in quanto gran parte della città è stata rasa al suolo da un pauroso terremoto alla fine del ‘700.

Con l’immaginazione cerco comunque di andare indietro nel tempo e figurarla nella mente quando le dominazioni romana prima, araba poi e infine cristiana, lasciarono segno del loro passaggio creando una popolazione e un cultura eterogenea che fino ad oggi sopravvive.

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