La favolosa Las Vegas. Come chiamarla altrimenti? Planando con l’aereo sopra la città, di notte, ti accorgi subito, dato l’incredibile bagliore dei neon degli hotel che non si tratta di una città come le altre. Las Vegas è la città che non dorme mai, Las Vegas è la città del peccato. Quello che succede a Las Vegas rimane a Las Vegas. Per questo motivo non sentirete mai troppi racconti su Las Vegas. Per questo mi limiterò soltanto nel dirvi quello che potrete trovare in questa favolosa città e non vi racconterò mai quello che successe durante la mia vacanza da single (anche perchè Simona leggerà sicuramente…… scherzavo! 😉 )
Per le strade o sui marciapiedi c’è sempre un continuo fermento. La prima cosa che salta all’occhio sicuramente sono le macchine dalle cilindrate stratosferiche che intasano la Strip, la via principale della città. E’ qui che vedi limousine di ogni tipo e dai colori più sgargianti, macchine che sei abituato a vedere sui vari film o serie televisive ormai popolari; rimasi a bocca aperta la prima volta che vidi un Hummer giallo adibito a limousine, una specie di astronave madre che nelle nostre strade, le nostre piccole strade, faticherebbe a muoversi tanto sono strette a confronto di quelle americane. Las Vegas, la città degli eccessi e di molti degli stereotipi che è possibile vedere in televisione. E’ qui che vedi i poliziotti in motocicletta e pensi di essere finito sul mitico telefilm degli anni ’80 “I Chips”.
E’ qui che trovi i mille sosia di Elvis girare per strada o cantare attaccati ad un pianoforte dentro un locale. E’ qui che incontri una sconosciuta e nel giro di mezz’ora ti ritrovi sposato. E’ qui che la gente cammina ganza per le strade col sorriso sulle labbra e magari ti ferma pure se gli piacciono i tuoi pantaloni firmati made in Italy (più di una volta è successo); le piccole cose che ti fanno capire di essere in un posto “Easy”, dove la gente la prende così come viene, senza troppi pensieri o troppi pregiudizi su chi gli sta di fronte.
Confrontandomi con diverse persone ho potuto constatare che questo aspetto è una peculiarità degli abitanti delle metropoli di oltre oceano (cosa che ad esempio in Italia non si trova). Camminando su e giù per la strip, a destra e a sinistra, ti ritrovi tutti quegli hotel che sei abituato a vedere su “CSI: Las Vegas” con le loro migliaia di stanze pronte ad ospitare migliaia e migliaia di visitatori ogni anno; il Luxor, il famoso hotel a forma di piramide nera,
l’ MGM, sede dei più importanti eventi sportivi da ring, il Bellagio, che con le sue fontane ciclopiche sincronizzate a tempo di musica mette in scena spettacoli unici, il Paris, con la riproduzione della Torre Eiffelle che svetta sulla città, di fronte al quale si erige l’arcimitico Caesar Palace, hotel e casinò riproduzione dell’antica Roma, il Venice, una Venezia ricreata in scala o il Treasure Island, in cui è possibile vedere in determinate ore del giorno spettacoli in cui i figuranti inscenano un arrembaggio ad un galeone dei pirati. Sul fondo della Strip si erige la Stratosphere Tower, che con i suoi 350 metri svetta sulla città: tanta è la mania di
grandezza e di strabiliare lo spettatore che sulla sua sommità, a strapiombo nel vuoto, si trovano delle montagne russe o una pedana per il bungee jumping, un esempio di come tutta questa città, nella sua mastodontica mole e a tratti pacchiana maestosità, sia stata progettata e creata per fagocitare i visitatori dentro di essa e dentro la propria routine alienata. Il gioco d’azzardo e ogni forma di vizio mascherato da divertimento, si celano dietro ogni angolo. Se avrete modo di andare, noterete che tutto sommato i prezzi degli hotel non sono poi così cari, così come mangiare in un normale ristorante non sarà caro, perchè tanto i soldi si fanno in altro modo. Le spese a cui bisogna fare attenzione sono quelle di cui non ci si accorge, come ad esempio il gioco d’azzardo, che è possibile trovare ovunque. Non esiste hotel che non abbia il proprio casinò, in cui è possibile vedere turisti completamente assorbiti dal gioco, gente che passa ore e ore ai tavoli o attaccata alle slot, in attesa del colpo vincente mentre perdono una fortuna. A prescindere dalla meraviglia che comunque ti coglie girando per le vie di questa città, l’aspetto del vizio o del “peccato”, sono due fattori che sinceramente ti lasciano pensare a quanto sia volubile la natura umana. Una gita a Las Vegas almeno una volta nella vita va fatta, reduci del peggior hangover bisogna esserlo almeno una volta, ma sono comunque dell’idea che due o tre giorni al massimo in questa città siano più che sufficienti se non vuoi che il diavolo, sotto le mentite spoglie di una carta da gioco o di una bella donna, ti prenda l’anima…… MUAHAHAHHAHAHAHHAHAHAHAHHAHAHAHAHA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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